Le ultime scoperte fatte sul NO hanno il potenziale per rimodellare radicalmente il modo in cui pensiamo al sistema respiratorio e offrono nuove strade per salvare vite umane.
Il dogma scientifico ha il processo di respirazione che coinvolge solo due elementi: ossigeno e anidride carbonica.
In particolare, la consegna di ossigeno dai polmoni ai tessuti e la rimozione del prodotto di scarto, l'anidride carbonica, attraverso l'espirazione.
Informazioni pubblicate di recente dimostrano che il NO è essenziale per la fornitura di ossigeno alle cellule e ai tessuti che ne hanno bisogno.
Un apporto continuo di ossigeno è essenziale per la sopravvivenza degli organismi pluricellulari.
La comprensione di come questa fornitura è regolata nel microcircolo si è evoluta dalla visione degli eritrociti, globuli rossi, come portatori passivi di ossigeno al riconoscimento della complessa interazione tra emoglobina, Hb, e ossigeno, anidride carbonica e NO, il ciclo respiratorio a tre gas, che assicura un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti per soddisfare la domanda metabolica locale.
In questo contesto, è il flusso sanguigno e non il contenuto di ossigeno nel sangue che è il principale motore dell'ossigenazione dei tessuti da parte dei globuli rossi.
In questo modo bisognerà identificare potenziali interventi terapeutici per correggere i deficit nella vasodilatazione mediata dai globuli rossi per migliorare le fasi di erogazione dell'ossigeno verso terapie più efficaci mirate alla microvascolarizzazione.
Nella misura in cui le malattie del cuore, dei polmoni e del sangue sono associate a una ridotta ossigenazione dei tessuti, lo sviluppo di nuove terapie basate sul sistema respiratorio a tre gas ha il potenziale per migliorare il benessere di milioni di pazienti.
Detto in parole più comprensibili è il NO che deve accompagnare l'emoglobina per consentire ai vasi sanguigni di aprirsi e quindi fornire ossigeno ai tessuti.